Intimidazione: parola o atto che tende a intimorire. SIN:
minaccia. La definizione che il dizionario ci offre per la parola
intimidazione è estremamente chiara; ma forse è ancora più chiaro
il suo sinonimo: MINACCIA. Si può quindi dire che l'obiettivo
di una intimidazione è creare timore attraverso una minaccia; il
messaggio può essere anche latente. E come reagisce una persona
normale, in condizioni normali, di fronte a una messaggio di
minaccia? Cambia atteggiamento. Credo che questo sia l'esempio più
eclatante di una teoria evidente: la criminalità organizzata è
fondata sulla comunicazione. Potremmo addirittura dire che la “mafia”
È comunicazione. Comunicazione è infatti uno scambio
di informazioni che determina un cambiamento in almeno uno dei
soggetti che interagiscono. E cosa c'è di più vicino a un
“cambiamento” di una persona che agisce in forza di una minaccia?
sabato 23 febbraio 2019
giovedì 7 febbraio 2019
Il Va’ pensiero suona (per tutti noi)
Va in sala in diverse città italiane l’interessantissimo spettacolo teatrale, che in realtà è anche teatro civile intitolato “Va’ pensiero,” per ideazione e regia di Marco Martinelli e Ermanna Montanari.
di Chiara Nencioni
Un’opera di fantasia, dicono gli autori, ma non troppo, dato che lo spettacolo prende spunto da episodi realmente avvenuti, cioè dalla vicenda del vigile urbano Donato Ungaro, di Brescello (per chi non lo sapesse è il paese di Peppone e Don Camillo). Sulla scena Ungaro diventa il vigile Benedetti che, dopo un’infanzia a Milano, ritorna nella Val Padana per ricercare un luogo sereno e non contaminato dove far crescere il figlio. Ma trova la sua cittadina di provincia cambiata, insozzata dalla prepotenza del sindaco, soprannominato “la zarina” e dai “calabresi”, che simboleggiano il potere mafioso di cui il potente sindaco è complice. E poi c’è il nepotismo della zarina, figlia di un
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